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Crowdlending, crowdequity: comprendere il regolamento europeo sul crowdfunding (ECSP, European Crowdfunding Service Providers)

28 Settembre 2021

Business insight

Il 20 ottobre 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento sui “Fornitori europei di servizi di crowdfunding per gli imprenditori”. Sebbene questo nuovo regolamento rappresenti una grande opportunità di armonizzazione a livello europeo, richiede tuttavia un adeguamento delle piattaforme. Quali sono le modalità e i passaggi da seguire per conformarsi a questo nuovo regolamento? Cosa cambierà concretamente per le piattaforme di crowdfunding? Risposte.

 

Crowdlending, crowdequity: verso un’armonizzazione europea della regolamentazione

Uno degli obiettivi della legge siglata nell’ottobre 2020 è uniformare la normativa europea per le piattaforme di crowdfunding. Per farlo, il regolamento europeo prevede l’istituzione di un nuovo riconoscimento: quello dell’ECSP, o European Crowdfunding Service Provider. Questa etichetta europea consente quindi alle piattaforme di crowdfunding (di prestito e investimento) di espandere la propria attività su scala europea, rispettando determinate condizioni. Senza che vi sia più la necessità di richiedere l’approvazione in ogni Paese, le piattaforme potranno quindi sviluppare la propria attività molto più facilmente.

Di conseguenza, tutte le piattaforme di crowdfunding europee saranno ora soggette all’ECSP. È previsto un periodo di transizione, in modo che le piattaforme di crowdfunding possano adottare questo nuovo schema (controllato dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA, European Securities and Markets Authority) invece dello status attuale.

 

Crowdfunding e status ECSP: cosa cambierà il nuovo regolamento europeo

Il nuovo schema imposto dal regolamento avrà un impatto notevole sull’attività delle piattaforme di crowdfunding. La prima riguarda il tetto degli importi che possono essere raccolti dalle piattaforme di crowdequity. Prima, in Francia, l’importo raccolto per progetto era limitato a 1 milione di euro per lo stato IFP e 8 milioni di euro per lo stato CIP, in 12 mesi. Al momento, il nuovo regolamento europeo abbassa il tetto a 5 milioni di euro, per progetto e per anno. Uno degli obiettivi di questo intervento è diversificare i progetti e mobilitare un numero crescente di investitori sulla scena europea.

Per ottemperare alle nuove normative, le piattaforme dovranno quindi introdurre i nuovi massimali… Ma, soprattutto, dovranno richiedere (e ottenere) lo status ECSP! Inoltre, le piattaforme IFP o CIP sono tenute a presentare una richiesta di approvazione all’autorità competente entro 12 mesi dall’entrata in vigore del regolamento. Dal momento che l’entrata in vigore del regolamento è fissata per il 10 novembre 2021, è essenziale che le piattaforme abbiano completato i passaggi necessari per ottenere lo status di ECSP prima della fine del mese novembre 2022. Alla scadenza di questo periodo, solo i fornitori di servizi autorizzati ai sensi del presente regolamento potranno offrire servizi di crowdfunding in titoli o prestiti in Europa.

 

Calendario

  • 20 ottobre 2020: Pubblicazione del nuovo regolamento sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
  • 10 novembre 2020: Entrata in vigore del nuovo regolamento.
  • 10 novembre 2021: Applicazione del nuovo regolamento. 

10 novembre 2022: Fine del periodo di transizione. Le piattaforme dovranno aver ottenuto lo status ECSP. 

 

ECSP: quale impatto avrà sui processi di pagamento?

Il nuovo status europeo non avrà alcun impatto diretto sui processi di pagamento utilizzati dalle piattaforme. Questi dovranno quindi essere sempre registrati come “agenti di servizi di pagamento” per poter raccogliere fondi per conto terzi (DSP2). Le piattaforme dovranno quindi essere approvate dall’ACPR in Francia o dall’autorità competente nel proprio Paese, oppure ricorrere a un PSP che detenga a sua volta l’autorizzazione necessaria. Opzione scelta dalla maggior parte delle piattaforme di crowdfunding, la PSP si occupa della gestione dei flussi di pagamento, e supporta le piattaforme nella loro operatività.

 

Conformità: la checklist dei passaggi da seguire

✓ Fase 1: richiedere e ottenere lo status ECSP. La piattaforma di crowdfunding deve richiedere l’approvazione all’autorità nazionale competente del Paese in cui è stabilita. Per le piattaforme francesi, si tratta dell’AMF.

✓ Fase 2: Invio dell’approvazione al PSP. Prima di intraprendere relazioni commerciali, il PSP verifica la conformità delle piattaforme alle nuove normative europee e ne fa menzione nel fascicolo dell’agente.

 

Lemonway, una PSP paneuropea per un’internazionalizzazione di successo

In qualità di fornitore paneuropeo di servizi di pagamento, Lemonway propone una soluzione dedicata alle piattaforme di crowdfunding alla ricerca di un sistema di trattamento dei pagamenti e di raccolta per conto terzi in un quadro sicuro e regolamentato. La licenza europea detenuta da Lemonway ne fa un forte alleato per qualsiasi piattaforma che voglia sfruttare la standardizzazione europea delle normative per espandere la propria attività.